Spotter of the Week - Luca Ocretti

Chi è lo spotter e perché questa figura è così interessante per il mondo dell'aviazione?

Abbiamo deciso di creare la rubrica "Spotter of the week" per presentare questi fotografi di eccezione, che atterrano in questo mondo come appassionati e sempre più spesso finiscono per diventare dei veri e propri professionisti!


Luca Ocretti : @Aviohub.it

Di dove sei? Sono di Ronchi dei Legionari ma vivo e lavoro a Pordenone, in Friuli Venezia Giulia

Quanti anni hai? 20

Quale è il tuo nickname da spotter? Il mio sito si chiama AvioHub, così come le pagine social.

Da quanti anni sei uno spotter? Ho preso in mano per la prima volta una macchina fotografica a giugno 2018, poco più di 3 anni fa.

Cosa significa per te essere uno spotter? 
Ecco, inizio subito nel dire che non sono uno spotter. Reputo che ormai l’essere “spotter” venga usato da troppe persone per dire “faccio foto ad aerei”. Preferisco definirmi fotografo di aviazione o blogger.

Essere un fotografo di aviazione per me significa raccontare qualcosa tramite una foto, senza concentrarsi su tutti quelli che sono aspetti solitamente tipici delle foto da spotter come aereo al centro del fotogramma, soggetto perfettamente illuminato ecc. L’importante per me è avere materiale fotograficamente interessante da unire ad un testo, per raccontare un’attività, una situazione o una storia.

Per me una bella foto è una foto che ti porta a fermarti a guardarla, vuoi per la rarità del soggetto, per il contesto o per la composizione della foto stessa….lo ammetto, le classiche foto tutte uguali, con aereo visto di lato in atterraggio nella stessa posizione, non mi sono mai piaciute più di tanto.

Ultimamente mi sto specializzando nella cosiddetta fotografia Air2Air, quindi in volo, cercando di mostrare l’aereo  in maniera diversa dalle normali foto da terra.

Come è iniziata la tua passione come spotter?  
Ho preso la prima macchina fotografica in mano nel 2018, durante un evento con aerei storici a Ceresara. La passione per cercare di raccontare gli eventi e l’amicizia con il fondatore di un blog online, mi hanno portato a scrivere e a fotografare. In pochi mesi sono diventato collaboratore di questo sito, che però a luglio 2020 ho scelto di abbandonare per crearne uno “come lo volevo io”. Ho così creato AvioHub, un portale di informazione e cultura aeronautica che, ora posso dirlo, sta avendo un successo inaspettato, con decine di migliaia di visualizzazioni e coperture social anche superiori alle 700.000 persone annuali.

Qual è il tuo aeroporto o campo volo "di casa"?
La vicinanza alla base aerea di Aviano mi porterebbe a dire che la Base USAF sia l’aeroporto “di casa”, ma non essendo uno spotter solitamente le zone dove sono più attivo solo in generale il Nord Est d’Italia e qualche paese vicino, a seconda di dove si svolgono eventi ed esercitazioni.

Che tipo di macchina usi per scattare? Ho una Canon 7D Mk2, una Canon 4000D e una GoPro Hero 9 Black. Come obbiettivi uso frequentemente un Canon 100-400 L F4-5.6, un Canon 24-105 L F4 e un Canon 10-22 F3.5-4.5

Quali sono i mezzi che preferisci spottare?
Come attività preferite  al primo posto ci sono sicuramente i voli in formazione e le relative sessioni fotografiche Air2Air, potendo unire passione per il volo e per la fotografia. Se dobbiamo parlare di mezzi, ho capito che quello che preferisco fotografare sono le operazioni con elicotteri. Poter volare bassi atterrando pressoché ovunque  (e mal che vada basta un verricello o una discesa “fast rope” ) rende l’elicottero, mezzo tecnicamente molto complesso, per me estremamente affascinante. 

Durante varie esercitazioni ho potuto apprezzare queste capacità, dal greto del Cellina Meduna e il suo poligono, allo straordinario scenario delle 5 Torri con l’esercitazione Vertigo 2021. Ogni volta alla ricerca dello scatto si unisce tanta adrenalina, con elicotteri (ma non solo) che trasportano fanteria aeromobile o materiali, forniscono supporto o effettuano soccorsi.

Qual è il servizio da spotter più bello che hai fatto sino ad oggi?
E’ difficile scegliere…ogni volo, ogni attività, ogni esercitazione sono stati diversi e interessanti.  Se proprio devo scegliere un servizio, scelgo quello che ho chiamato “Un’ avventura nella storia con un C-41A Dakota”. 

A 17 anni, durante un evento qui in Italia, il Fly Party Hag (Historical Aircraft Group), ho conosciuto e fatto amicizia con il pilota di un Douglas C41A Dakota (arrivato in Italia con altri Dakota), versione per trasporto VIP del famoso bimotore americano della seconda guerra mondiale. Qualche messaggio su Messenger e vengo invitato ad andare a trovare lui e l’equipaggio in UK, in occasione del “Freddie March Spirit Of Aviation”, evento all’interno del “Goodwood Revival”, come “Part of the Crew” del loro Dakota. 

All’inizio di settembre 2019 sono partito all’alba dall’Aeroporto di Venezia per Londra, dove ho cercato di capire come arrivare a Goodwood. Avevo 17 anni ed ero partito senza sapere bene cosa andavo a fare, con il biglietto aereo comprato pochi giorni prima e con il programma dei voli e dell’evento ancora sconosciuto. 

Tuta da volo addosso, macchina fotografica al collo e mi sono ritrovato in quello che forse si avvicina di più al paradiso per un appassionato di aviazione. 

L’aeroporto di Goodwood, oltre alle auto d’epoca, ospitava due P-51 Mustang, un altro Dakota (C-47 che ha partecipato al D-DAY e all’operazione “Market Garden”), uno Spitfire (non uno qualunque, LO Spitfire, il MH434 di Ray Hanna), e diversi aerei storici anche estremamente rari, dallo Staggerwing al Bucker Jungmann, dal Pilatus P2 al FW44 Stieglitz…solo per nominarne alcuni.  Per non parlare della quantità di elicotteri privati (soprattutto MD500 e A109, ma non mancavano SA341 Gazelle, R44, R66, AS355, AB206, Bell 407 e molti altri), usati da benestanti appassionati per raggiungere il “festival of speed”.  

Il mio compito come “Crew Member”? Fondamentalmente raccontare ai visitatori la storia del “nostro” Dakota, seguendo poi l’equipaggio durante alcuni voli turistici e immortalando tutto con tante, tantissime fotografie. 

Racconto solo la prima delle tante esperienze indimenticabili di quei giorni…Azzeccato il giusto treno che mi ha fatto attraversare le campagne inglesi, dall’affollato aeroporto di Londra, a metà mattina arrivo a Goodwood, dove nel tipico clima inglese (di certo non amato dai fotografi…) mi stavano aspettando per il primo volo della giornata. Neanche il tempo dei saluti e decolliamo puntando il mare. Lungo la costa sud dell’Inghilterra, con in vista l’Isola di Wight, alla nostra destra arriva uno Spitfire, che ci fa compagnia per diversi minuti. 17 anni, su un Dakota del 1939, a poche centinaia di metri dalla costa sud dell’Inghilterra e a pochi metri dall’ala uno Spitfire Tr.9 (versione biposto). 

Ecco, lì ho capito che sarebbe stata un’esperienza indimenticabile. Se vi ho incuriosito ecco il link all’articolo, pubblicato anche sulla rivista VFR Aviation.

Come spotter, dove ti piacerebbe andare a scattare?
Tra gli eventi “dei sogni” c’è l’Air Venture, l’ “Air Tattoo” e AXALP. Per quanto riguarda quello che mi piace di più fare, i reportage, ho diversi sogni, tanti aerei ed elicotteri sui quali vorrei salire e tante esperienze che vorrei raccontare in prima persona. 

Sicuramente i sogni più grandi, e forse più difficili da raggiungere, sono due. Il primo sarebbe seguire qualche giorno l’Esercito Italiano in una missione all’estero come giornalista, raccontando gli aspetti che caratterizzano la missione, il diverso contesto in cui devono operare gli aeromobili e tutto il dietro le quinte delle operazioni. Il secondo sarebbe fotografare e raccontare le operazioni di volo di una portaerei, un mezzo che mi ha sempre affascinato.

Chissà nel futuro…

C'è un "big spotter" da cui prendi ispirazione? 
Ci sono tantissime persone, italiane e non solo, che mi hanno ispirato e che ammiro molto in questo settore.

Se devo scegliere chi mi ha maggiormente ispirato scelgo Giovanni Colla e David Cenciotti. Giovanni è un fotografo che riesce a catturarmi con ogni suo scatto e che nel tempo mi ha sempre supportato con consigli e suggerimenti, David è il fondatore e amministratore del sito The Aviationist, che non credo abbia bisogno di presentazioni (se non lo conosci puoi rimediare: visita The Aviationist, uno dei siti di aviazione militare più letti al mondo).

Raccontaci un aneddoto divertente che ti è capitato mentre spottavi: 
Quando si scatta foto con gli amici gli aneddoti divertenti non mancano mai e diventa difficile scegliere…

Il più recente risale a settembre, quando mi trovavo al 60° anniversario delle frecce Tricolori. 

Una delle pattuglie che aspettavo maggiormente di rivedere erano gli svizzeri. Quando toccava a loro il meteo è peggiorato, ma la voglia di fotografarli era così tanta che con l’amico Leonardo (da voi già intervistato) abbiamo ignorato completamente la pioggia e, per non bagnare l’obbiettivo, mi sono ritrovato a tenere con una mano la macchina fotografica, con l’altra ombrello e obbiettivo. Alla massima lunghezza focale l’ombrello copriva l’obbiettivo, ma non me. Vorrei dire che alla fine mi sono ritrovato bagnato ma con delle belle foto…però tra lente bagnata, alti iso e tempi bassi, di foto non ne ho salvate molte.

Hai seguito qualche corso per migliorare la tua tecnica da spotter e/o conoscere meglio i mezzi e/o approfondire la tua conoscenza del mondo dell'aviazione? 

Purtroppo non ho mai seguito un corso di fotografia o post produzione e ammetto che l’essere totalmente autodidatta mi porta spesso a sbagliare o - per lo meno - a non sfruttare al massimo alcune situazioni fotografiche. 

Ho partecipato però a diversi convegni e conferenze relativi al volo e agli aerei, dalle testimonianze di ex piloti a seminari di sicurezza volo, arrivando al corso di Elicooperazione con la protezione civile.

In periodo scolastico, frequentando l’Iti Malignani di Udine indirizzo Costruzioni Aeronautiche, ho frequentato due corsi tenuti dagli Specialisti delle Frecce Tricolori e relativi a manutenzione e Human Factor, inseriti all’interno del percorso LMA con i moduli 6,7,9. 

Sono inoltre in possesso dell’attestato VDS, con abilitazione alla Fonia IT/EN e biposto.

Qual è la tua più grande soddisfazione come spotter? 
Ad oggi, per lo svolgimento di servizi fotografici Air2Air o per la redazione di articoli specifici (reportage) ho avuto modo di volare, oltre che con aerei ultraleggeri ed elicotteri, con Antonov AN-2, Pitts Special, T-6 Texan, CAP-10, C-41A Dakota, MDM FOX (con il pluri campione mondiale Luca Bertossio), Falco F-8L, MCH-109A Nexus (Guardia di Finanza), Pioneer 330 Acro, Van's Rv8, L19 Birddog e Tiger Moth. Effettuare reportage e sessioni fotografiche in volo, partecipare ad esercitazioni militari e raccontare il panorama aeronautico italiano fa sì che sia proprio il mio sito AvioHub e il suo successo la più grande soddisfazione come fotografo di aviazione. 

Sono poi felice di aver conosciuto in questo percorso persone straordinarie, amici e piloti che probabilmente se non avessi preso in mano quella macchina fotografica non avrei mai incontrato.

Quali sono i canali su cui è possibile vedere i tuoi scatti?

I canali social in cui sono maggiormente attivo sono Facebook e Instagram…ma per tutti gli articoli vi suggerisco direttamente di andare su www.aviohub.it 

Facebook: @AvioHub 

Instagram: @aviohub.it